Yves, il provocatore. Di Thomas McEvilley. #klein #blu #spazio

Yves il provocatore
ovvero

Oggi ho imparato a volare, 
Sembra strano, ma è vero. 
C'ho pensato e mi son sentito sollevare
Come da uno strano capogiro
Il cuore mi si è quasi fermato
E ho avuto paura e sono caduto
Ma per fortuna mi son rialzato
E ho riprovato. 

Chissà se Finardi si è ispirato ad Yves, per la sua canzone. 
Con quel bel sorriso di fanciullo che gli amici amavano tanto e che esibisce anche nella foto di copertina, somiglia ad un Peter Pan col papillon e non sorprende più di tanto che fosse sinceramente convinto del fatto che l'uomo un giorno avrebbe volato. 
Ne' che lui stesso abbia tentato l'impresa. 

Il signor McEvilley ripercorre la vita di Klein dall'infanzia povera d'amore genitoriale ma ricca di quello dell'amata zia e di libri. Da lei ereditera' il culto per Santa Rita da Cascia, da loro il mondo del fantastico. 
Sarà una vita che giungera' in luoghi davvero molto lontani sia geograficamente che spiritualmente, ma che pure ruotera' sempre attorno a questi capisaldi:
Zia, 
Fede (cattolicesimo e rosacrocianesimo), 
Immaginazione. 

Dai voli pindarici in cima ai tetti nelle notti d'estate, a quelli fisici da una balconata di Parigi il libro ci avvicina passo passo ad un artista speciale, ubriaco di vita e di ideali. Contagioso, esagerato, iracondo, saggio, sornione, imbroglione: un piccolo dio degli scherzi che esprimeva giocosamente le verità cui era saldamente ancorato. 

Si può amare l'arte di Klein o non amarla, però non credo sia possibile non voler bene ad una delle poche persone sulla Terra ad aver ardentemente creduto al potere dell'arte di elevare gli spiriti e ad aver fatto di tutto per trasmetterlo a quanti aveva intorno. 

Sono felice che McEvilley si sia fatto prendere dall'interesse ad abbia voluto approfondire la conoscenza di Klein al punto da farne un libro; si sente che via via che lo conosceva meglio, ci si affeziona di più e noi che lo leggiamo attraverso il suo scritto, possiamo imparare a nostra volta ad amarlo. 

Chissà quanto avrebbe amato vedere il primo razzo andare nello spazio lui, l'uomo del Blu. 


Voto? 100 su 10, ma io sono di parte: sono nata il suo stesso giorno ed adoro il blu che ha brevettato. 

Leggetelo se volete saperne di più di lui, se vi incuriosisce l'arte contemporanea ed i ragionamenti alla sua base, se vi piacciono le biografie ben scritte. 

Se avreste sempre voluto comprare un angolo vuoto di Parigi, a peso d'oro. 










 

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