Rosso, storia di un colore #pastoeur #cultura

ROSSO, STORIA DI UN COLORE
di 
Michel Pastoureau

Scrivo usando un mouse wifi che non vuol saperne di fare il suo lavoro perchè non ha il debito tappetino ed è costretto a scorrere sui fogli (evidentemente) pieni di dossi artificiali della mia agenda scolastica. Potrei anche buttar giù queste righe una volta tornata a casa, ma il libro in questione merita di essere immediatamente immortalato nella blogsfera.
Si tratta di uno dei libri che Pastoureau ha dedicato ai colori: una pentalogia dove le informazioni storiche si intrecciano a spiegazioni della cultura occidentale ed al nostro modo di vivere abbinamenti, segnali, fare associazioni.
Lo studioso qui si immerge nel Re di Tutte le Tinte,  Gran Sovrano della Storia Umana quando si tratta di lasciare un'impronta della mano su pareti di grotte o di sorprendere qualcuno con un look mozzafiato. Certo è inevitabile che tratti anche di quelle sfumature che noi consideriamo come colori aitonomi, mentre in epoche passate erano viste sempre parte della Famiglia Vermiglia. 
Scoprire il funzionamento del nostro occhio, della nostra mente e del modo che abbia di interpretare i segnali colorati è un'occasione per vedere  la realtà in modo diverso, più consapevole.  Del resto abbiamo millenni di Storia Umana alle nostre spalle che ci hanno lasciato un'eredità vastissima in qualsiasi settore, compresi quelli che ormai non fanno più parte del nostro quotidiano. Come la figura del "pipistrello". 
Chi era costui? C'entra col rosso? Ma no, usava un martello molto scuro: girava durante il giorno per le piazze delle grandi città settecentesche svolgendo un lavoro di pubblica utilità. Quando una signora impaludata in quei vestitoni aveva bisogno di una ritirata si trovava in viva difficoltà: mica c'erano i Macdonald! Così faceva un cenno al gentile signore, lui si avvicinava e dandole le spalle apriva la sua grande cappa, dietro alla quale la nobildonna poteva alzare i sottanoni e svuotare la vescica. 
Veniva pagato, naturalmente. 
Chissà come deve essere esistere in un'epoca che trova normale orinare in strada ma che ha comunque abbastanza pudore da non volersi far vedere. 
Ma il pipistrello avrà anche canticchiato per coprire il suono dello scroscio? Forse si trattava di un optional extra! 
Tornando al rosso ricordatevi che un libro del genere offre numerosissimi vantaggi, ad esempio:
potrete sfoderare degli aneddoti che vi varranno la nomea di "Eh lui/lei è un Tipo Molto Colto" durante le serate fra amici:
"Ehi, sapete che in origine gli scacchi erano rossi e neri?"
"Ah si...beh del resto è cosa risaputa che la cartellonistica stradale debba i suoi colori all'araldica!"
"Ovvio che amo il blu: non sono mica un antico romano! Oh Oh Oh!" 

Oppure, mentre sotto il naso vi starà lampeggiando la domanda da 50.000€: "Le parole" bello" e "rosso", nella lingua russa, cosa sono?", voi saprete con certezza che no, non sono cavolfiori, non sono pronomi, non sono vecchi capi comunisti bensì sinonimi. 
Pensate! Vincereste una quantità spropositata di danaro che potrete dare interamente a vostra moglie, una volta divorziati! Perché lasciarsi sfuggire la ghiotta occasione di venire spennati per bene, invece che dover litigare sull'assegno di mantenimento per cinquanta pidocchiosissimi euro? 
Pensate in grande e il vostro conto andrà in rosso! 

Leggetelo e poi ditemi se dopo non vi sentirete almeno una spanna sopra ad uno qualsiasi dei vostri amici saccentoni o se non vi abbia dato la possibilità di riempirvi le tasche. 
Inizieranno a chiamarvi "il riccone sapientone", fidatevi. 


 

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