Inizio (Rory la gatta dorme accanto a me)

 Se si hanno dieci chilometri in montagna sulle spalle, le 23:12 sono un orario realmente troppo oltre: dovrei stare dormendo da un pezzo.

Eppure gli inizi che avvengono durante le ore buie sono quelli che meritano maggiore attenzione. Forse anche per i percorsi che si concludono nell'oscurità vale la stessa regola, ma mi sembra troppo banale l'accoppiata "fine-notte". Mi pare lo dicesse anche un tizio famoso che ora non mi viene in mente.

Ma magari era semplicemente mio zio. 

Ho letto più di duemila libri, non credo onestamente di averli capiti tutti; mi piacerebbe almeno poter dire di ricordarli: macché, un disastro su tutta la linea!

Il punto è che quando sì legge molto si finisce col sentire come un prurito alle mani, una smania nelle dita che spinge ad afferrare una penna e buttar giù due righe. 

Penso sia stato quel desiderio a dare vita al mio blog, una nascita dovuta ad un grande amore. Il primo della mia vita, che non mi ha mai abbandonata e che è fra i pochi punti fermi che io abbia.

Un domani potrei smettere di amare il pistacchio ma i libri, mai.

Ora che ho scritto queste due righe sgangherate posso finalmente seguire l'esempio della mia bella gatta Rory e dormire.

Buonanotte. 

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